Tappe Bologna-Mare
CASTEL MAGGIORE
Dal 2006 “ Città” con decreto Presidenziale. Accesso nord di Bologna.
Sede del Reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito Italiano, eccellenza assoluta in sede nazionale ed oltre;
Villa Salina
In località Primo Maggio, nel territorio di Castel Maggiore, sorge la cinquecentesca Villa Salina con annesso parco, la cui storia è intrecciata a Marcello Malpighi e dopo diversi passaggi di proprietà, dal 1762,alla famiglia dei Conti Salina.
Attualmente l’edificio è di proprietà della Regione Emilia-Romagna, urtilizzata quale sede di convegni, eventi e studi ed è osservabile solo dall’esterno.
Curiosità: Vita e opere di Marcello Malpighi
Sostegno di Castagnolo
Si trova in località Castello, originario capoluogo comunale di Castel Maggiore.
In destra orografica il Mulino dei Gozzadini, già attivo dal 1516.
Gli edifici del Borgo dei Mulini Nuovi furono ricostruiti nell’800 dall’architetto Venturoli per il Marchese Pizzardi.
In sinistra orografica l’antico Palazzo Comunale, costruito nel 1830 dal marchese Pizzardi, con la facciata principale neoclassica rivolta al Navile.
Il sentiero ciclabile si interrompe per attraversare la via Matteotti e riprendere poco dopo.
Fonte: “Facciamo un giro in centro” di Monica Galeotti
BENTIVOGLIO
Piccola borgo sul Canale Navile, deve il nome all’omonima signoria Bolognese che qui costruì una delle proprie dimore di campagna.
Osteria Ringhiera
Usciti dalla ciclabile in via Ringhiera, attraversato il nuovo ponte ciclabile ed imboccata la ciclabile in sede protetta di Via Saliceto, percorsi qualche centinaio di metri, a sinistra si può ammirare lo splendido edificio della vecchia osteria ora inglobata nel fondo agricolo di proprietà.
Fonte: “ Facciamo un giro in centro” di Monica Galeotti
Lo sapevate che l’osteria era ristoro dei barcaioli e commercianti che attraccavano le barche in prossimità del ponte (allora girevole)?
Villa Smeraldi
In località San Marino di Bentivoglio è ubicata Villa Smeraldi, ultimo proprietario, è sede del Museo della Civiltà Contadina, all’interno di un bellissimo parco di alberi secolari.
Risalente alla seconda metà del diciottesimo secolo e di proprietà dei Conti Zambeccari, nell’ultimo conflitto mondiale venne insediato un comando tedesco.
Attualmente è di proprietà della Città Metropolitana di Bologna e sede del Museo della Civiltà Contadina.
Approfondimenti: I Conti Zambeccari Villa smeraldi
Palazzo Rosso, Mulino e Castello di Bentivoglio
Entrando a Bentivoglio dalla ciclabile, a destra è presente Palazzo Rosso, così denominato dai mattoni con cui è stato costruito; è uno dei più noti esempi extraurbani della stagione Liberty bolognese originariamente di proprietà della famiglia Pizzardi, particolare la Sala dello Zodiaco. Edificato nel 1891 per conto del Marchese Carlo Alberto Pizzardi quale sua residenza padronale, titolare di alcuni lasciti a favore della comunità cittadina il più importante dei quali per la costruzione dell’Ospedale Bellaria di Bologna.
All’interno di Palazzo Rosso il Mulino, esempio di archeologia industriale e di attività agricola locale del territorio bolognese.
Prospicente a Palazzo Rosso, il Castello sorto alla fine del 1400 per volere della signoria dei Bentivoglio, adibita a residenza di svago e caccia da Giovanni II. In evidenza la “ Sala del Pane “ così denominata in quanto decorata con il ciclo degli affreschi dedicati al pane.
Approfondimenti: Storie e memorie di Bologna
MALALBERGO
Cittadina che dista 31 km da Bologna, è nota per essere stata fin dal 1200 la porta d’accesso al territorio bolognese tramite il Canale Navile. Il “ Porto di Malalbergo “ fu inaugurato nel 1314 con il completamento del tratto del Navile da Pegola saldando la cosiddetta Navigazione Superiore a quella Inferiore che iniziava con il Canal Morto inoltrandosi nelle valli per raggiungere il Po di Primaro e Ferrara. Attualmente il tratto cittadino del canale è stato tombato.
Fonte: “Il Porto di Malalbergo” di Giulio Reggiani del 29/8/2012 del Gruppo di Studi della Pianura Reno.
Chiesa di Malalbergo S.Antonio Abate
Pala d’Altare dal titolo “ Madonna col Bambino “ di Bartolomeo Massari ( Bo 1596-1655), medico astrologico e figlio del più famoso Lucio, a sua volta allievo della scuola dei Carracci e componente dell’Accademia degli Incamminati: la pala fa parte di un trittico di cui una è conservata nella chiesa di S.Martino a Bologna.
Fonte: Dino Chiarini, 2 marzo 2017
Gruppo di studi Pianura del Reno
BARICELLA
Territorio di grandi bonifiche tra il 1700 e il 1900, il toponimo Baricella deriva da “ La Barisèla“, servizio di ufficiali di polizia e controllo fiscale che avevano in loco la loro sede agli inizi del XIV secolo, essendo la località assieme a Malalbergo confine del territorio bolognese con quello estense. Le famiglie che hanno segnato il territorio sono i Felicini, Hercolani, Bianchetti e Segni.
Da segnalare la piazza Carducci con la chiesa di Santa Maria di Baricella dove, tra le sue opere pittoriche si trova la tela della Madonna del Rosario. Inoltre l’Oratorio di San Marco .
Nella frazione di San Gabriele si trova la chiesa di Santa Maria del Corniolo con i due affreschi della facciata risalenti al 1500 probabilmente opera del pittore Amico Aspertini.
Frazione di Boschi
Sul percorso della ciclovia, e a 5 Km dal capoluogo situato sull’antico corso del fiume Savena; particolare all’interno della chiesa di Santa Maria Lauretana, fatta edificare dal senatore Cesare Bianchetti nel 1619, la statua lignea della Madonna vestita di abiti di tessuto risalente al periodo della edificazione.
Frazione di Passo Segni
Si può arrivare con una piccola deviazione dal percorso a questa vera e propria enclave in territorio ferrarese, a qualche chilometro dal percorso della ciclovia ma che varrebbe la pena raggiungere attraversando il ponte Bailey sul fiume Reno, ponte ferrato unico nel suo genere.
Il toponimo deriva dall’omonima famiglia e luogo dove i doganieri pontifici e ferraresi sorvegliavano il traffico fluviale tra il Navile e il Po di Primaro. Particolare la chiesa di Santa Filomena e Palazzo Segni Della Dogana.
MOLINELLA
Cittadina confinante con i comuni di Ferrara e Argenta. Terra in passato di acqua e di traffici fluviali causa la confluenza nella zona di diversi fiumi quali Reno, Idice, Savena e Quaderna. Venne indicata per la prima volta nel 1322 col toponimo di Torre di Santo Stefano, ancora oggi visibile al centro del paese e sensibilmente pendente. La Parrocchia è dedicata a San Matteo, protettore dei doganieri.
Terra di bracciantato e risaioli fin dal 1863 attiva con Società di Mutuo Soccorso Operaio; Giuseppe Massarenti si impose quale organizzatore e difensore dei diritti dei lavoratori fondando la Cooperativa di Consumo nel 1896 e in seguito altre iniziative tutte in favore dei lavoratori.
Fonte: Studi e pubblicazioni del Dott. Tullio Calori

Borgo di Selva Malvezzi
Tra Molinella e Budrio, notevole borgo quattrocentesche, seppur rimaneggiato nel XVII secolo, ha comunque conservato l’aspetto originario. Da ricordare la Battaglia della Riccardina (Budrio) dove si affrontarono truppe degli Estensi con della Repubblica di Venezia comandate da Bartolomeo Colleoni e una Lega Italica comprendente la signoria Bentivoglio di Bologna guidate dal Duca di Urbino Federico di Montefeltro.
ARGENTA
Siamo in provincia di Ferrara e all’entrata del Parco.
E’ possibile sostare ad Argenta o a Campotto o all’interno di Vallesanta per poter effettuare la visita all’impianto idrovoro di Saiarino e/o alla zona valliva con il supporto delle guide del parco.
Ingresso senza visita guidata: intero 3,00 € – ridotto 2,00 €
Ingresso con visita guidata: intero 4,00 € – ridotto 3,00 € (solo su prenotazione per gruppi di almeno 5 persone)Aperto da martedì a domenica
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.00